L’amianto, anche noto come eternit, è stato ampiamente utilizzato in passato per la realizzazione di coperture e materiali da costruzione grazie alle sue proprietà isolanti e alla sua resistenza al calore. Tuttavia, la sua pericolosità per la salute umana è emersa chiaramente negli ultimi decenni, portando a una serie di normative che ne regolano la gestione e rimozione. In Italia, l’obbligo di rimozione dei tetti in amianto è disciplinato dalla Legge 257/1992, che vieta l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, oltre a proibire l’utilizzo di manufatti che possono disperdere polvere di asbesto nell’aria.
L’obbligo di rimozione dell’amianto, comprese le coperture in cemento eternit, sussiste quando il materiale è friabile, danneggiato o deteriorato, poiché in questi casi può comportare rischi per la salute a causa della dispersione delle fibre nell’ambiente. Inoltre, la rimozione è obbligatoria quando si prevedono operazioni di ristrutturazione o demolizione che coinvolgono la manipolazione del materiale contenente amianto.
Se l’amianto è integro e non presenta danni evidenti, non è necessario procedere alla rimozione immediata, ma deve essere attuato un programma di controllo periodico e manutenzione per prevenire il degrado. Nel caso di danni significativi, come crepe o rotture, è necessario intervenire per rimuoverlo e garantire la sicurezza dell’ambiente.
Il mancato rispetto delle normative in materia di smaltimento dell’amianto può comportare serie conseguenze legali. Chi non rimuove l’amianto quando previsto rischia pesanti sanzioni amministrative e penali, che possono variare da multe significative a conseguenze più gravi in caso di danni alla salute. Inoltre, non intervenire tempestivamente potrebbe causare danni irreparabili alla salute delle persone che lavorano nell’area o che vivono nei dintorni.
La rimozione dell’amianto è un obbligo di legge che non può essere ignorato. Oltre alle conseguenze legali, il mancato smaltimento delle coperture in eternit può comportare seri rischi per la salute, sia per i lavoratori che per le persone che vivono o lavorano nelle vicinanze. Pertanto, è fondamentale seguire scrupolosamente le normative vigenti e affidarsi a ditte specializzate per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.
A livello europeo, entro il 1° luglio 2025, tutti gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno provvedere alla rimozione di coperture e prodotti contenenti amianto. Questo obbligo è un passo importante per tutelare la salute pubblica e l’ambiente. La rimozione dell’amianto è considerata una priorità per ridurre i rischi associati alla sua presenza, soprattutto in contesti edili dove l’esposizione è particolarmente pericolosa.
Inoltre, l’Unione Europea sta introducendo nuovi limiti di esposizione per i lavoratori e metodologie avanzate per monitorare le fibre di amianto, al fine di migliorare la sicurezza sia sul posto di lavoro che nell’ambiente circostante.
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