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Lastrico solare: cos’è e differenze rispetto al terrazzo

Nel mondo dell’edilizia e della riqualificazione energetica, i termini “lastrico solare” e “terrazzo” vengono spesso utilizzati in modo intercambiabile, generando confusione. Tuttavia, le differenze tra le due superfici sono sostanziali, soprattutto in un’ottica di valorizzazione immobiliare e di utilizzo per impianti fotovoltaici.

Se sei proprietario di un capannone dismesso o di un edificio industriale, è fondamentale comprendere le caratteristiche di questi spazi per cogliere nuove opportunità di investimento.

Lastrico solare: cos’è e quali sono le sue caratteristiche

Con il termine lastrico solare si indica una superficie piana posta sulla sommità di un edificio, generalmente priva di copertura e accessibile solo per esigenze di manutenzione o ispezione. A differenza del tetto, che può essere inclinato e non calpestabile, il lastrico è una struttura orizzontale, calpestabile, spesso realizzata in cemento armato e destinata a fungere da copertura all’ultimo piano dell’edificio.

Dal punto di vista legale e catastale, il lastrico solare è un bene comune se funge da copertura per tutto l’edificio, salvo che il titolo di proprietà indichi diversamente. In ambito industriale, i lastrici sono frequentemente presenti su edifici produttivi, capannoni o strutture dismesse e rappresentano una risorsa strategica per lo sviluppo di impianti fotovoltaici di grande taglia.

Che differenze ci sono tra terrazzo e lastrico solare?

Sebbene entrambe siano superfici piane collocate sulla parte superiore di un edificio, terrazzo e lastrico solare hanno funzioni e caratteristiche differenti.
Il terrazzo è una parte accessibile e vivibile dell’edificio, spesso dotata di parapetti, arredi e destinata all’uso quotidiano degli occupanti. In molti casi è totalmente o parzialmente coperto e appartiene in maniera esclusiva a una singola unità abitativa.

Il lastrico solare, invece, è tipicamente privo di arredi, non ha una destinazione abitativa e la sua funzione principale è quella di proteggere la struttura sottostante. È qui che entra in gioco il suo potenziale: se inutilizzato, può essere valorizzato attraverso impianti fotovoltaici, portando vantaggi concreti al proprietario e alla collettività.

Differenze tra tetto e lastrico solare

Un’altra distinzione importante è quella tra tetto e lastrico solare.
Il tetto, specie nelle costruzioni residenziali o rurali, è spesso inclinato, non calpestabile e dotato di manto di copertura (tegole, lamiere, ecc.). Al contrario, il lastrico solare è una struttura piana, solida, calpestabile e progettata per garantire l’impermeabilizzazione della copertura.

Quali sono i lastrici solari idonei per impianti fotovoltaici?

Non tutti i lastrici solari sono idonei a ospitare impianti fotovoltaici. Per rientrare nei criteri di Sunprime, i lastrici devono:

  • Avere una superficie minima di 3.000 mq, tipicamente presente in contesti industriali.
  • Essere strutturalmente idonei a sostenere i carichi degli impianti.
  • Trovarsi in prossimità di una rete di media tensione, per facilitare la connessione alla rete elettrica.
  • Essere liberi da vincoli paesaggistici o ipoteche che ne impediscano l’utilizzo.

Laddove queste condizioni siano soddisfatte, Sunprime è in grado di intervenire attraverso l’acquisizione di un diritto reale di superficie trentennale per l’installazione dell’impianto, senza alcun costo a carico del proprietario.

Come è accatastato un lastrico solare?

Dal punto di vista catastale, il lastrico solare non è quasi mai accatastato come unità autonoma, a meno che non abbia una destinazione d’uso specifica o un accesso esclusivo. Nella maggior parte dei casi, è incluso nella particella dell’edificio che copre, come bene comune, oppure è indicato nei dati dell’unità immobiliare a cui è asservito.

Questa distinzione è rilevante anche in sede contrattuale: per procedere alla valorizzazione del lastrico solare tramite installazione fotovoltaica, è necessario accertare la titolarità del diritto di proprietà o comunque la facoltà legale di concedere il diritto di superficie.

Conclusioni

Grazie alla crescente richiesta di energia proveniente da fonti rinnovabili e alla semplificazione normativa in materia autorizzativa, oggi è possibile valorizzare i lastrici solari inutilizzati in modo semplice e sicuro. Se desideri scoprire le potenzialità del tuo immobile, non esitare a contattare il nostro team di esperti per ricevere una consulenza personalizzata.

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